Per far uscire il materiale infetto, viene lavata la cavità con acqua ossigenata e disinfettante. Medicate la cavità inserendo nella cavità una garza piccola intrisa di disinfettante. I sintomi di un ascesso iniziano con una tumefazione arrossata e dolente. L’ascesso tende ad aprirsi all’esterno, diventando molto doloroso. Quando esce il pus, il dolore diminuisce. Spesso resta un tragitto fistoloso, da cui fuoriesce materiale purulento. Il trattamento è chirurgico, consistendo nel drenaggio dell’ascesso. Con l’intervento, si elimina tutto il tessuto infetto. Dopo, si suture parzialmente la ferita, lasciandola aperta per favorire la guarigione. Le medicazioni giornaliere proseguono fino alla completa guarigione.
Cosa fare per far chiudere una ferita?
Le creme cicatrizzanti e i cerotti aiutano la cicatrizzazione. Gli ingredienti come ferro, rame, e zinco sono utili. Le ferite si riparano attraverso tre fasi: infiammazione, riparazione, e rimodellamento. Per le cicatrici chirurgiche, è essenziale una cura attenta. Le ferite meno gravi beneficiano di cicatrizzanti naturali come aloe vera.
Come si medica una ferita chirurgica?
La medicazione deve essere impermeabile e promuovere un ambiente umido. Questo aiuta anche le ferite infette.
Come si fa a non far attaccare la garza alla ferita?
Si usa una garza medicata non adesiva, impregnata di paraffina. La ferita va asciugata con cura per evitare infezioni. La medicazione va cambiata ogni giorno, evitando contatti diretti che possono asciugare la cute.
Tempi di guarigione delle ferite
Le ferite acute guariscono in 2-4 settimane, mentre quelle croniche possono richiedere fino a 7 mesi. Il processo di guarigione si divide in tre fasi.
Cosa succede se si bagnano i punti di sutura?
Una ferita suturata può essere bagnata senza aumentare il rischio d’infezione. Mantenere le suture pulite e asciutte nelle prime 48 ore è importante, ma bagnarle non fa differenza significativa nel rischio d’infezione.