Oltre a colorare, l’henné riequilibra il cuoio capelluto controllando la seborrea e la forfora grassa. Questo è dovuto ai tannini e un olio essenziale con proprietà sebo-regolatrici e astringenti. Il colorante naturale più conosciuto è l’henné. Prodotto da Lawsonia inermis, l’henné dona una sfumatura rossiccia. Grazie al lawson, intensifica il colore dei capelli. Le varianti naturale, neutro e nero derivano da Lawsonia inermis, Senna italica e Indigofera tinctoria. È usato da antico e per rituale, essendo rinvenuto nelle mummie egizie. La presenza di glicosidi nelle foglie di Lawsonia inermis conferisce la colorazione rossiccia. L’assenza di ammoniaca lo rende una scelta ecologica, ma spesso è mixato per varie nuance.
Come idratare i capelli dopo l’henné?
Preparare l’henné con sostanze idratanti come zucchero, miele, gel d’aloe. Dopo, fare impacchi idratanti.
Quante volte al mese si può fare l’henné?
Non vi sono controindicazioni all’uso frequente di henné, il quale migliora coprendo le cuticole. Una volta al mese ne mantiene il colore intenso. Le tendenze naturali favoriscono henné e miscele erboristiche per capelli sani.
Perché l’henné secca i capelli?
Il suo assorbimento del sebo lo rende utile per la cute grassa, ma può seccare i normali o secchi. Aggiungere gel idratante o balsamo leggero contrasta l’effetto di secchezza.
Quanto tempo deve stare l’henné in testa?
Da 20 minuti a 1 ora, a seconda dell’intensità desiderata del colore, poi risciacquare e lavare.
Cosa non fare dopo l’henné?
Attendere 3-4 giorni prima di lavare i capelli, a meno di prurito o irritazione, per consentire alla colorazione di fissarsi.
Perché l’henné non copre i capelli bianchi?
La copertura dei bianchi dipende dalle proporzioni di henné e erbe tintorie nel mix. Errori comuni includono uso di prodotti di scadente qualità e tempistiche di posa inadeguate.