Per fare emostasi e asportare i residui di pus, la cavità viene lavata ripetutamente con acqua ossigenata e disinfettante. Viene quindi medicata “a zaffo” inserendo all’interno della cavità una piccola garza intrisa di disinfettante.
La cisti pilonidale sacrococcigea è dovuta a cisti contenenti peli. I sintomi sono quelli di un ASCESSO con tumefazione arrossata e dolente. L’ascesso, differentemente dagli ascessi e fistole anali, non origina mai dal canale anale. Può svilupparsi vicino all’ano ma non lo interessa. La sintomatologia diventa molto dolorosa con la comparsa di una grossa tumefazione arrossata. In pochi giorni, l’ascesso tende ad aprirsi all’esterno. Alla fuoriuscita del pus, il dolore si allevia immediatamente. Però residua spesso un tragitto fistoloso, da cui si osserva fuoriuscita di materiale purulento. Solo poche volte si ottiene la guarigione completa perché i peli profondi rimangono.
Trattamento chirurgico e guarigione
Il TRATTAMENTO CHIRURGICO consiste nell’asportazione completa del tessuto infetto. L’intervento è effettuato in anestesia locale. Si elimina il tessuto patologico, risparmiando il possibile la cute sana. La ferita residua è spesso vasta, protratta con vari tipi di intervento per accelerare i tempi di guarigione. Se i tessuti sono puliti si prova a suturare direttamente la ferita. Si sutura solo parzialmente la ferita volutamente, per permettere alle secrezioni di uscire. Medicazioni giornaliere sono necessarie fino alla completa guarigione, richiedendo 40-60 giorni. È importante un’adeguata assistenza domiciliare per le medicazioni. Assunzione dei farmaci prescritti è cruciale per evitare un dolore evitabile. L’ATTIVITÀ FISICA E LAVORATIVA può essere ripresa dopo 15-20 giorni, pur essendo spesso necessarie le medicazioni per un tempo più lungo.
Una ferita viene chiusa tramite sutura, graffette o colla chirurgica. Possono essere coinvolti tessuti come cute, sottocute, muscoli e organi viscerali. La tipologia di ferita determina la guarigione, il dolore, i rischi e il tipo di cicatrice. Le ferite chirurgiche guariscono generalmente per prima intenzione, ma possono sorgere complicanze. La procedura di medicazione richiede attenzione per il rischio d’infezione. Il CDC classifica le ferite chirurgiche in base al grado di contaminazione.
La rimozione dello zaffo vaginale permette la stabilizzazione della situazione anatomica e il contenimento del rischio di perdite ematiche. L’operazione per POP di alto grado prevede una doppia profilassi antibiotica. Il foley e lo zaffo sono rimossi consentendo alla paziente di essere dimessa. Alla dimissione viene prescritto un agente disinfettante e un farmaco riepitelizzante. Il nostro centro procede con il posizionamento di una mesh in polipropilene, ancorata ai legamenti sacro-spinosi. Si realizza un follow-up attento, considerando la qualità di vita e esiti a atomo-funzionali. Noi seguiamo le pazienti operate annualmente, considerando una recidiva a 12 mesi come indicatore di successo. La conservazione dell’utero contribuisce alla statica del pavimento pelvico. La chirurgia ricostruttiva del pavimento pelvico comprende selezione delle pazienti e follow-up attento.
Cutimed Sorbact è indicato per varie lesioni a rischio di infezione: Ulcere, ferite deiscenti post-operatorie e traumatiche. Cutimed Sorbact lega in maniera irreversibile batteri e funghi, rimuovendoli ad ogni cambio medicazione. Diversi studi clinici dimostrano la superiorità del prodotto, incluso rispetto all’argento. Si basa su un principio fisico, senza rilasciare agenti potenzialmente dannosi, evitando resistenze batteriche. Non ha controindicazioni, può essere usato ripetutamente e su ogni tipo di paziente, inclusi bambini e donne in gravidanza.