Quando Sospendere Aubagio?

Considerazioni sulla terapia con AUBAGIO

Prendere in considerazione l’interruzione della terapia con AUBAGIO e l’esecuzione di una procedura di eliminazione accelerata se un paziente trattato con AUBAGIO sviluppa una neuropatia periferica confermata.

Migliori farmaci per la sclerosi multipla

Diretto contro la proteina CD20 che si trova sulla membrana dei linfociti B, Ocrelizumab (Ocrevus®) è il primo farmaco efficace anche nella sclerosi multipla primariamente progressiva. Cladribina (Mavenclad®), Tecfidera® (Dimetil fumarato), Teriflunomide (Aubagio®), Fingolimod (Gilenya®), Alemtuzumab (Lemtrada®) e, fino al marzo 2018, Daclizumab (Zinbryta®) sono altri trattamenti proposti.

Nuova medicina per la sclerosi multipla: Kesimpta

Ofatumumab, approvato dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ad aprile 2021 con il nome commerciale di Kesimpta, si lega in maniera specifica alla proteina CD20. Verrà somministrato tramite iniezione sottocutanea mensile. È importante fare alcune vaccinazioni prima di iniziare il trattamento.

Peggioramento della sclerosi multipla

La fatica, un sintomo molto comune nella sclerosi multipla, peggiora in genere con il caldo. Non esistono farmaci che risolvano il problema della fatica, ma delle pause durante attività faticose e l’utilizzo di giubbotti refrigeranti possono essere utili.

Progressione della sclerosi multipla

Prima che le terapie modificanti la malattia fossero disponibili, il 50% delle persone con SMRR sarebbe passato alla SMSP entro 10 anni e il 90% entro 25 anni. La SMSP è caratterizzata dal graduale peggioramento e dall’accumulo dei sintomi nel tempo.

Cosa evitare con la sclerosi multipla

Evitare i grassi animali come burro e lardo e limitare l’uso di olio di semi di girasole e di palma. Bere acqua, tè, caffè ed evitare o limitare il sale, le bevande zuccherate e l’alcool.

Ricerca della cura per la sclerosi multipla

Gli interferoni beta possono ritardare significativamente la comparsa di un secondo attacco e una significativa riduzione della comparsa di nuove lesioni cerebrali valutabili con la risonanza magnetica. Iniziare un trattamento precoce è più efficace di quello ritardato, evitando accumulo di disabilità e ritardando il passaggio a forme progressivi della malattia.